Twinblack e Twinny
A.S. Twinblack e Twinny, sono i due pseudonimi con i quali firmo i miei romanzi: dagli erotici ai romance, dai thriller agli horror, dai gialli ai comici. Sì, mi piace spaziare in vari generi ma l’Eros rimane sempre il filo conduttore.
Perché la scelta di raccontare l’eros?
Ma perché l’eros attiva un’energia vitale che permea corpo e mente regalandoci una sensazione di forza, creatività e benessere.
Del sesso e dell’eros (che ne è l’aspetto mentale) non siamo abituati a parlare pubblicamente perché nessuno ci educa a questo, anzi, del sesso bisogna parlare sottovoce o di nascosto, magari con qualche amica o amico fidati. Perché se parli di sesso liberamente, gli altri potrebbero pensar male. Se lo fai liberamente, poi, potrebbero pensare ancora peggio. In questo ci rimettono più le donne. Una donna potrà andare con mille uomini e sarà sempre additata come una zoccola. Al contrario, di un uomo che fa “strage di mutandine” si dice che è un casanova, o un latin lover o al peggio, un puttaniere, appellativo che non ha mai connotazioni negative quanto quello di zoccola.
Figlia di una cultura bigotta e ipocrita, con più paura del sesso che della crudeltà (se penso che in tv i TG non si risparmiano di farci vedere scene di violenza cruenta, ma si guardano bene dal dare visibilità a una di sesso), a un certo punto ho deciso di iniziare a parlarne, perché a me un certo tipo di divieti, soprattutto quelli non motivati dalla ragione, mi fanno venire l’orticaria.
E ho deciso di parlarne ad alta voce e in maniera piacevole e trasgressiva. In che modo? Scrivendo romanzi erotici.
Magari vi starete chiedendo se quello che scrivo lo faccio anche. E io vi rispondo che allora dovreste domandarvi pure se ammazzo la gente, visto che alcuni dei miei romanzi appartengono al genere thriller.
La verità è che mi piace accendere l’eros in chi mi legge, così come altre emozioni, quale la paura, l’angoscia, l’amore, ma l’eros di più. Mi diverte e accende la mia stessa mente. E in più mi ribello e provoco. Eh sì, perché le mie scene le descrivo in modo dettagliato e senza veli, appunto. Qualcuno sostiene addirittura che io sia porno. Beh, a parte che non ho nulla contro il porno, anche perché, smettiamola di essere ipocriti: quando si fa l’amore siamo tutti porno dato che sono comunque coinvolti gli organi sessuali. Non è questione di termini usati o dettagli illustrati o posizioni acrobatiche a fare la differenza, più che altro la differenza sta nella storia narrata. E i contenuti nelle mie storie sono sempre presenti. Certo, le menti chiuse vi leggeranno solo eros/porno tralasciando altri elementi come l’amore, il riscatto di se stessi, il cambiamento evolutivo, la libertà di essere.
Il sesso è bello e l’erotismo è ancora meglio. Quindi, via i veli della vergogna e della colpa.
Parliamone!














