La notte dello scorpione
Ore 21:40. La pioggia ha da poco smesso di cadere, lasciando l'aria densa e carica di mistero. Una Renault Clio nera avanza lentamente lungo un viale brecciato, le ruote che scricchiolano contro i sassi bagnati. A bordo, quattro amici procedono con cautela, diretti al casale Quercus Cerris per un weekend fuori città. Ma dopo alcuni chilometri, si rendono conto di aver imboccato la strada sbagliata. Smarriti in una rete di sentieri sconosciuti, decidono di invertire la marcia. Quello che non sanno è che il loro destino è già stato segnato. Mentre tentano di tornare indietro, il motore della Clio si spegne improvvisamente. Ogni tentativo di far ripartire l'auto fallisce, e il segnale del cellulare è inesistente, rendendo impossibile chiamare soccorsi. L'unica opzione è dirigersi verso le deboli luci che intravedono giù nella valle. Attraversando campi desolati e strade sconosciute, i quattro raggiungono infine un'abitazione isolata. Ambra, una dei quattro, riconosce immediatamente il luogo: è la vecchia fattoria dei Montorsi, una famiglia che aveva conosciuto anni prima. È certa che Ivan e Carlotta Montorsi, una volta persone ospitali e gentili, li accoglieranno con calore, offrendo rifugio per la notte. Ma Ambra non sa che molto è cambiato nei quattro anni trascorsi. I Montorsi sono diventati dei reclusi, vivendo isolati dal mondo, e non gradiscono ricevere visite. Mentre la notte avanza, la tensione cresce, e ciò che doveva essere un rifugio sicuro si trasforma in un incubo senza via d’uscita. Le porte si chiudono, le ombre si allungano, e i quattro amici si trovano intrappolati in un gioco letale dove il confine tra preda e predatore diventa sempre più sottile. Ogni passo che compiono li avvicina sempre di più all'orrore nascosto tra quelle mura, un orrore che si annida nel buio, pronto a colpire senza preavviso. Il tempo scorre inesorabile, e con esso si avvicina l'alba, ma qualcuno tra loro non vedrà mai sorgere il sole. La notte dello scorpione è iniziata, e con essa un terribile conto alla rovescia.
















